Archivio per la categoria ‘Vicenda giudiziaria del giudice Luigi Tosti’

Avviso tutti gli amici che mi hanno sostenuto nella battaglia per la rimozione dei crocifissi dalle aule dei tribunali italiani che il prossimo 22 gennaio 2010 sarà celebrato, dinanzi al Consiglio Superiore della Magistratura, Piazza Indipendenza n. 4, ROMA, il procedimento disciplinare che è stato aperto, circa 5 anni fa, a mio carico per essermi io rifiutato di tenere le udienze sotto l’incombenza dei crocifissi.

Un procedimento, questo, per il quale ho subito due condane penali ad un anno di reclusione (poi annullate dalla Cassazione) e sto subendo, da 4 anni, la sospensione dallo stipendio e dalle funzioni. Mi difenderò da solo e l’udienza sarà pubblica (anche se l’aula non è particolarmente capiente). La presenza di televisioni sarebbe oltremodo gradita, non avendo io alcunché da nascondere o di cui vergognarmi: credo, però, che l’Avv. Nicola Mancino negherà le autorizzazioni per impedire che venga ripreso questo processo, degno della migliore Santa Inquisizione della Chiesa cattolica. (altro…)

La sesta sezione penale della Cassazione ha depositato le motivazioni della sentenza 28482 (cfr. Ultimissima 17 febbraio 2009) che ha annullato la condanna a sette mesi di reclusione contro il giudice Tosti, inflitta dalla Corte d’Appello de L’Aquila per omissione di atti d’ufficio. Il giudice di Camerino si era infatti rifiutato di tenere le udienze nelle aule dove era stato imposto il crocefisso, riportando all’attenzione delle cronache la questione della presenza dei simboli religiosi nei luoghi pubblici, sollevata da tempo proprio dall’Uaar.
La sentenza della Cassazione (della quale danno notizia testate come Il Giornale e Il Resto del Carlino) sostiene infatti che si tratta di “una problematica di estrema delicatezza” e che va affrontata seriamente per definire se l’esposizione di un simbolo religioso sia in contrasto col principio della laicità dello stato, dato che la questione “ha una sostanziale dignità” ma non risultano fino ad ora “congruamente affrontate e risolte alcune tematiche di primario rilievo per la corretta soluzione del problema”. La Cassazione, pur criticando i toni con i quali il giudice Tosti ha sollevato la questione (”esasperati”, con “espressioni a volte paradossali”), fa notare che la circolare del ministero della Giustizia risalente al 1926 che impose durante il fascismo i crocefissi nei luoghi pubblici “appare un atto privo di fondamento normativo e quindi in contrasto con il principio di legalità dell’azione amministrativa” e “non più in linea con il principio costituzionale di laicità dello Stato e con la garanzia della libertà di coscienza e di religione”. La Cassazione ammette inoltre che è necessario trovare “l’eventuale sussistenza di una effettiva interazione tra il significato” identitario “della presenza del crocefisso nelle aule di giustizia” e “la libertà di coscienza e di religione, intesa non solo in senso positivo, come tutela della fede professata dal credente, ma anche in senso negativo, come tutela del credente di diversa fede e del non credente che rifiuta di avere una fede”.

fonte http://www.uaar.it

Perché mi riesce impossibile credere nell’esistenza di Dio
Saggio di Luigi Tosti (*)

(*) Il giudice Tosti chiede, in base alla Costituzione Italiana e alla Convenzione per la salvaguardia dei Diritti dell’Uomo, di poter affiggere nei tribunali la menorà ebraica accanto al crocifisso, oppure la rimozione del crocifisso.
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Comunicato Stampa – si invita alla pubblicazione e diffusione

Per esporre legittimamente il crocifisso cattolico nelle aule giudiziarie è sufficiente una semplice circolare del Ministro di Giustizia, anche se risalente all’epoca fascista: per poter esporre, invece, la menorà degli ebrei occorrerebbe -si badi bene- l’emanazione di un’apposita legge da parte del Parlamento!
Con questa singolarissima motivazione il Ministro di Giustizia Clemente Mastella ha liquidato, durante il question time del 7 febbraio scorso, l’On.le Maurizio Turco che gli chiedeva come mai il suo Ministero avesse vietato al Giudice di Camerino Luigi Tosti di esporre, a fianco del crocifisso, il suo simbolo, cioè la menorà ebraica. Il Guardasigilli Mastella ha ritenuto infondata la pretesa dei dipendenti ebrei di godere della stessa dignità e degli stessi diritti religiosi che lo Stato accorda ai dipendenti cattolici, richiamando l’ordinanza n. 12/2006 del Consiglio Superiore della Magistratura con la quale la pretesa del giudice Tosti di esporre la menorà è stata ritenuta “infondata”.
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On. Elisabetta Gardini commenta i crocifissi nei luoghi pubblici
“Mobilitiamoci per difendere Luigi Tosti”

Sosteniamo il giudice Luigi Tosti inviando un messaggio al Presidente della Repubblica Napolitano
e al Vice Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura
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IL GOVERNO BERLUSCONI MINACCIA UN ALTRO DECRETO-LEGGE SE LA CASSAZIONE ASSOLVERA’ IL GIUDICE “ANTICROCIFISSO”

Martedì 17 Febbraio 2009 TUTTI a Roma
Mattino ore 9,00:
Il caso del giudice “anticrocifisso” Luigi Tosti
Palazzaccio piazza Cavour
(per l’ingresso è obbligatorio esibire documento personale)
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Il Consiglio Superiore della Magistratura “boccia” l’esposizione dei crocefissi nelle aule giudiziarie
Cronaca di un crocefisso annunciato
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Dio criminale, assassino e terrorista

Dio biblico assassino, terrorista, genocida, intollerante, stupratore, infanticida, schiavista, dispregiatore delle donne e degli omosessuali, razzista, sessuofobo e a tal punto borioso e criminale da pretendere di essere venerato dagli uomini con sacrifici umani ed animali.
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DERATTIZZAZIONE DEI
TRIBUNALI ITALIANI DAI CROCIFISSI
Luigi Tosti, magistrato: “Se non verranno derattizzati
i tribunali italiani dai crocifissi mi rifiuterò di essere processato”.
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Axteismo Press l’Agenzia degli Axtei, Atei e Laici

Crimini di sesso in Vaticano, pretofili e preterasti impuniti
Vaticano, papa e Chiesa cattolica sono nudi

“Io vengo qui a seppellire Cesare, non a lodarlo.”
William Shakespeare
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